Ciarlatano

Pietro Longhi, Il ciarlatano, 1757

Un ciarlatano o imbonitore[1] è una persona che esercita pratiche da guaritore, o si approfitta in modo simile della buona fede delle persone, allo scopo di ottenere denaro o altri vantaggi grazie a false promesse.

Origine del termine

È parola italiana fatta derivare dal termine "cerretano", incrociato con "ciarlare"[2][3] che si è diffusa poi in altre lingue come ad esempio nella lingua francese nella quale troviamo la parola charlatan.

Utilizzo del termine

Inizialmente il titolo di ciarlatano non era denigratorio, indicava appunto il farmacista-terapeuta girovago che, giunto in una nuova piazza, montati banco e scaffalature, si faceva riconoscere decantando pubblicamente le proprie capacità.

Nell'uso, viene fatta una sottile differenza tra il ciarlatano e persone che sfruttano in altro modo la buona fede delle loro vittime. Infatti, il ciarlatano è tipicamente un venditore. Egli non cerca di creare una relazione personale con le sue vittime, o di inscenare bufale elaborate impersonando un ruolo.

Piuttosto, la persona detta ciarlatano viene accusata di fare uso della pseudoscienza o di qualche altro mezzo falso allo scopo di ingannare le persone e vender loro finte medicine e beni o servizi simili, che non risponderanno a quanto promesso. La parola richiama alla mente l'immagine d'altri tempi del venditore di medicamenti, che lascia il villaggio nel momento in cui le persone che hanno comprato i suoi unguenti capiscono che questi non producono gli effetti pubblicizzati.

Ciarlatani nella letteratura

Nell'opera lirica L'elisir d'amore, musicata da Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani, il personaggio del dottor Dulcamara è un truffatore che, spacciandosi per medico di grande fama, sfoggia alla gente i propri portentosi preparati.

Ciarlatani noti

Un famoso ciarlatano parigino fu Tabarin, che eresse un palco in Place Dauphine dal 1618 le cui scenette e farse, riprese dalla commedia dell'arte, ispirarono Molière.

In Italia

In Italia la professione del ciarlatano è espressamente vietata dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) del 1931.[4]

Note

  1. ^ Imbonitore, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Ciarlatano, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani: http://www.etimo.it/?term=ciarlatano&find=Cerca
  4. ^ Normativa riguardante il “mestiere di ciarlatano”, su CICAP. URL consultato il 10 febbraio 2022.

Bibliografia

  • David Gentilcore, Medical Charlatanism in Early Modern Italy, Oxford, Oxford University Press, 2006.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Danilo Procaccianti e Andrea Vignali, Presa diretta: Ciarlatani, Rai 3, 16 gennaio 2017. URL consultato il 17 gennaio 2017.
Controllo di autoritàGND (DE) 4179405-9
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