Ken Livingstone

Ken Livingstone

Sindaco di Londra
Durata mandato4 maggio 2000 –
4 maggio 2008
Predecessorecarica istituita
SuccessoreBoris Johnson

Dati generali
Partito politicoPartito Laburista

Kenneth Robert Livingstone (Lambeth, 17 giugno 1945) è un politico britannico, storico esponente della cosiddetta hard left del Partito Laburista, sindaco di Londra dal 2000 al 2008.

Storia politica

Livingstone nel 2005

Nato politicamente nel Partito Laburista britannico, Livingstone ha sempre mantenuto un punto di vista molto orientato a sinistra, e ciò gli ha procurato il soprannome di Red Ken, Ken il Rosso.[1]

Fu eletto sindaco di Londra la prima volta da indipendente non essendo riuscito a ottenere la nomina dal proprio partito nelle elezioni del 2000. La sua candidatura in contrapposizione al candidato ufficiale laburista comportò la sua sospensione dal partito, ma nel gennaio del 2004 fu riammesso al partito e presentato come candidato ufficiale del Partito Laburista nelle elezioni - poi vinte - del giugno 2004. Si candidò per la terza volta alla carica di sindaco di Londra del 2008 ma fu battuto al ballottaggio dal conservatore Boris Johnson.[2]

Nel 2010 ha ufficialmente annunciato la candidatura a sindaco per le elezioni del 2012.

Il 4 maggio 2012 perde le elezioni amministrative svolte per eleggere il Sindaco di Londra: a vincere la competizione e ad ottenere un secondo mandato consecutivo è il conservatore Boris Johnson[3].

Nel 2018 si ritira dal partito e dalla politica. Nel 2023 la famiglia ha annunciato che Livingstone soffre della malattia di Alzheimer.[4]

Linea politica

Esponente dell'ala sinistra del partito, la politica del sindaco Ken Livingstone verte su alcune priorità quali ad esempio: la ricerca di nuove prospettive di sviluppo nel settore della mobilità e del trasporto, il tentativo di ridurre l'inquinamento atmosferico disincentivando l'uso dell'automobile e lavorando su campagne di sensibilizzazione per l'uso dei mezzi pubblici.[1]

Alcune soluzioni adottate sono: la creazione di nuove piste ciclabili, l'utilizzo del meccanismo del car sharing per ridurre il numero di auto presenti in città, l'edificazione di parcheggi nelle aree periferiche della città, recuperandoli e restituendoli così alla città. Sono stati inoltre rottamati i mezzi pubblici non a norma con le moderne regole per l'emissione di sostanze inquinanti, sostituiti da altri che rispettano l'ambiente come quelli elettrici o ad idrogeno; è stato diminuito il numero di fermate, ed ha aumentato significativamente le tariffe per l'utilizzo dei mezzi pubblici per alcune fasce di popolazione.

Note

  1. ^ a b Hosken
  2. ^ Edwards & Isaby 2008
  3. ^ Inghilterra, il Labour vince ma Johnson resta sindaco di Londra - Repubblica.it
  4. ^ (EN) Nadeem Badshah, Former mayor of London Ken Livingstone diagnosed with Alzheimer’s disease, in The Guardian, 19 settembre 2023. URL consultato il 6 maggio 2024.

Bibliografia

  • Andrew Hosken, Ken: The Ups and Downs of Ken Livingstone, Arcadia Books, 2008, ISBN 978-1-905147-72-4.
  • Giles Edwards e Jonathan Isaby, Boris v. Ken: How Boris Johnson Won London, Politico's, 2008, ISBN 978-1842752258.

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ken Livingstone

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su london.gov.uk. Modifica su Wikidata
  • (EN) Michael Ray, Ken Livingstone, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ken Livingstone, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 92246997 · ISNI (EN) 0000 0001 2103 0733 · ULAN (EN) 500275885 · LCCN (EN) n84120744 · GND (DE) 119510693 · BNF (FR) cb12265660r (data) · J9U (ENHE) 987007437343505171 · NSK (HR) 000177660 · NDL (ENJA) 01044553
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