Missile Command

Missile Command
videogioco
Una fase di Missile Command (arcade)
PiattaformaArcade, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, Atari ST, Atari Lynx, Game Boy, Amiga 500
Data di pubblicazioneArcade:
luglio 1980
Zona PAL 1980

Atari 2600:
Giappone 1983
1981
Atari 5200:
1982
Atari ST:
1987
Amiga 500:
1987
Game Boy:
1995
Zona PAL 1995

GenereSparatutto a schermata fissa
TemaGuerra, Fantascienza
OrigineStati Uniti
SviluppoAtari Inc.
PubblicazioneAtari Inc. (Nord America), SEGA (Europa), Nintendo (Game Boy in Nord America), Taito (Giappone)
DesignDave Theurer
Modalità di giocoGiocatore singolo, 2 a turni alternati
Periferiche di inputTrackball, mouse
SupportoCartuccia, dischetto (ST)
Specifiche arcade
CPUM6502 1,25 MHz
Processore audioPOKEY 1,25 MHz
SchermoRaster orizzontale
Risoluzione256×231
Periferica di inputTrackball, tre pulsanti
Logo ufficiale

Missile Command è un videogioco arcade a schermata fissa pubblicato da Atari nel 1980.

Trama

Sei metropoli californiane (Eureka, San Francisco, San Luis Obispo, Santa Barbara, Los Angeles e San Diego) sono minacciate dagli attacchi missilistici di una potenza straniera non specificata.

Modalità di gioco

Il giocatore prende il controllo di tre batterie di missili anti-balistici (denominate "Alpha Base", "Delta Base", "Omega Base") al fine di difendere sei città da continui attacchi missilistici, rappresentati da scie rettilinee che piovono dal cielo. Il gioco è composto da livelli a schermata fissa, con crescente difficoltà.

Attraverso una trackball viene mosso un cursore che indica il punto nel cielo nel quale fare esplodere un missile, lanciato da una delle tre batterie a disposizione del giocatore; l'onda d'urto circolare dell'esplosione distruggerà a sua volta le armi nemiche, lanciate di continuo dalla CPU. Anche i missili del giocatore devono percorrere il tragitto lasciando scie, e le onde d'urto impiegano qualche istante per espandersi, perciò bisogna tener conto dei tempi e cercare sempre di sparare poco più avanti rispetto ai missili nemici. Nei livelli avanzati ci sono anche altri nemici da abbattere: lo schermo infatti viene percorso anche da satelliti artificiali e bombardieri, che lanciano altri missili, nonché da bombe guidate, più difficili da eliminare per via della loro traiettoria a zig zag. Le munizioni del giocatore sono limitate: una volta terminate queste ultime le città sono prive di ogni difesa, e quindi destinate ad essere distrutte (sebbene la CPU possa colpire al massimo tre città per livello). Anche le tre batterie possono essere colpite e distrutte. Quando tutte e sei le città vengono rase al suolo, il gioco termina.

Ad ogni livello terminato le munizioni vengono ricaricate, si ha la ricostruzione delle batterie colpite ed è possibile guadagnare punti extra a seconda delle città rimaste intere e delle munizioni non utilizzate. A determinati punteggi (solitamente 10.000 o 12.000 punti) viene elargita una "città bonus".

Come la maggior parte dei videogiochi dell'epoca, Missile Command non ha uno scopo o un finale vero e proprio: da notare invece la drammatica schermata di game over, caratterizzata dall'enorme scritta The End ("Fine").

Altre versioni

Missile Command è stato convertito su Atari 2600 da Rob Fulop, che ha però fornito una trama differente. Nel manuale del gioco viene infatti descritto come una sorta di guerra galattica fra i pianeti Zardon e Kritol: gli abitanti di Zardon sono umanoidi pacifici, che devono proteggere le loro città dagli attacchi dei loro bellicosi nemici.[1]

Altre conversioni includono l'Atari 5200 e Famiglia Atari 8-bit. Numerose sono le imitazioni e conversioni non ufficiali per altre piattaforme, spesso con titoli diversi. Nel 1990 è stato convertito per Game Boy e Atari Lynx; del 1995 è Missile Command 3D per Atari Jaguar, contenente tre versioni del gioco: classica, 3D e "Virtuale", utilizzabile tramite un apposito caschetto.

Un'ulteriore versione è stata pubblicata da Hasbro Interactive per Microsoft Windows e Sony PlayStation nel 1999; nel 2007 è stato reso disponibile tramite Xbox Live per Xbox 360.

Il 23 settembre 2008 Missile Command è stato convertito per iPhone e iPod touch.

Note

  1. ^ https://triosdevelopers.com/jason.eckert/missilecommand/history.html

Bibliografia

  • Missile Command (JPG) (Atari VCS), in Videogiochi, n. 3, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, marzo 1983, p. 53, ISSN 0392-8918 (WC · ACNP).
  • Missile Command (JPG) (versione Commodore 64 non ufficiale, della Interceptor Micros), in MCmicrocomputer, n. 30, Roma, Technimedia, maggio 1984, p. 39, ISSN 1123-2714 (WC · ACNP).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • (EN) Missile Command, su The Encyclopedia of Science Fiction. Modifica su Wikidata
  • (EN) Missile Command, su GameFAQs, Red Ventures. Modifica su Wikidata
  • (EN) Kim Lemon, Missile Command, su Lemon64.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Missile Command, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Missile Command, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum. Modifica su Wikidata
  • (EN) Versione online ufficiale sul sito Atari, su games.atari.com (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2008).
  • (EN) Missile Command, su MobyGames, Blue Flame Labs.
  • Missile Command, su adb.arcadeitalia.net.
  • (EN) Missile Command, su Atarimania.com - 2600.
  • (EN) Missile Command, su Atarimania.com - 5200.
  • (EN) Missile Command, su Atarimania.com - 400 800 XL XE.
  • (EN) Missile Command, su Atarimania.com - ST TT Falcon.
  • (EN) Gruppo di videogiochi: Varianti di Missile Command, su MobyGames, Blue Flame Labs.
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