Mordechaï Podchlebnik

Michał Podchlebnik prima o durante la Seconda Guerra Mondiale

Mordechaï Podchlebnik o Michał Podchlebnik (1907 – 1985[1]) è stato un mercante polacco, commerciante di bestiame di origine ebraica, che riuscì a sopravvivere all'olocausto.

Era un membro dei lavoratori delle Sonderkommando che per quasi due settimane seppellirono i cadaveri dei prigionieri al Campo di sterminio di Chełmno nella Polonia Occupata.[2] Podchlebnik era uno dei tre (o più) prigionieri che fuggì nella foresta circostante dalla zona della sepoltura di massa[2] nel gennaio 1942.

Biografia

Era figlio di Jacob Podchlebnik e Sosia (Zosia) Widawska di Koło. È conosciuto anche come Michał, l'equivalente polacco del suo nome.

All'epoca in cui la Germania invase la Polonia aveva 30 anni e faceva il commerciante di bestiame. Assistette alla deportazione di suo padre, sua madre, sua sorella con i suoi cinque figli e suo fratello con sua moglie e i suoi tre figli.[3][4]

Durante il suo lavoro nelle Sonderkommando, mentre un camion scaricava cadaveri, riconobbe i corpi della moglie e dei figli. Assieme a Szymon Srebrnik, Podchlebnik divenne un testimone chiave nel 1945 ai Processi di Chełmno degli uomini delle del Distaccamento Speciale delle SS di Kulmhof.[5] Dopo la guerra, si stabilì in Israele, dove decenni dopo, nel 1961, diede testimonianza al processo di Adolf Eichmann a Gerusalemme.[6][7] Podchlebnik è stato anche intervistato per il film documentario Shoah di Claude Lanzmann.[8]

Note

  1. ^ (DE) Klaus-Peter Friedrich, Polen: Generalgouvernement August 1941 – 1945, Berlino, Walter de Gruyter, 2014, p. 227, ISBN 3486735985.
  2. ^ a b Museo dell'ex Campo di Sterminio a Chełmno-su-Ner [collegamento interrotto], su museo.com.pl. URL consultato l'8 febbraio 2010.
  3. ^ Michal Podchlebnik, 1945 Chelmno Survivor Testimony, su Holocaust Education & Archive Research Team, 2008. URL consultato il 21 maggio 2013.
  4. ^ Mordechai (Michael) Podchlebnik all'archivio di Steven Spielberg, su resources.ushmm.org. URL consultato il 21 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2013).
  5. ^ Patrick Montague, Chelmno e l'Olocausto: La storia del primo campo della morte di Hitler - Epilogo (Giudice Władysław Bednarz), Stampa dell'Università del Nord Carolina, 2012, p. 177, ISBN 0807869414. URL consultato il 14 maggio 2013.
  6. ^ I "diari" di Yad Vashem (PDF), su www1.yadvashem.org, nota a piè pagina n°12. URL consultato il 1º settembre 2010.
  7. ^ Secondo Yad Vashem Diaries Il Rapporto di Grojanowski è disponibile presso il Jewish Historical Institute (Istituto Storico Ebraico) di Varsavia (copia in YVA, JM / 2713), ed è stato anche tradotto, (HE) Elisheva Shaul, Taking of Testimony from the Forced Undertaker Jakob Grojanowski, Izbice-Kolo-Chelmno, in Yalkut Moreshet 35, Aprile 1983, pp. 101-122.
  8. ^ Shoah outtake footage al United States Holocaust Memorial Museum

Bibliografia

  • (FR) Eugen Kogon, Hermann Langbein e Adalbert Ruckerl, Les chambres à gaz, secret d'État, Parigi, Éd. de Minuit, 1984, ISBN 2707306916.
  • (EN) Shmuel Krakowski, Chełmno: a small village in Europe. The first Nazi mass extermination camp, Yad Vashem, 2009, ISBN 9789653083325.

Collegamenti esterni

  • (EN) Mordechai (Michael) Podchlebnik - Chelmno, su ushmm.org, United States Holocaust Memorial Museum (USHMM).
  • (EN) Chelmno - Campo di sterminio totale, su zchor.org.
  • (EN) Rapporto della commissione di inchiesta sui crimini nazisti in Polonia, su weber.ucsd.edu. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2011).
  • (EN) Sito del Museo di Chelmno, su muzeum.com.pl. URL consultato il 9 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2012).