Nobody's Fault but Mine

It's Nobody's Fault but Mine
singolo discografico
ArtistaBlind Willie Johnson
Pubblicazione1928
Durata3:09
Dischi1
Tracce2
GenereBlues
Gospel
EtichettaColumbia
Registrazione3 dicembre 1927, Dallas, Texas

It's Nobody's Fault but Mine o Nobody's Fault but Mine è un brano musicale blues scritto ed eseguito da Blind Willie Johnson nel 1927.

La canzone è stata reinterpretata da numerosi artisti in una grande varietà di stili, inclusi i Led Zeppelin nel loro album Presence del 1976.

Il brano

It's Nobody's Fault but Mine racconta di una lotta spirituale, con la lettura della Bibbia come via di salvezza, o meglio, la mancata lettura che porta alla dannazione. Johnson fu accecato all'età di sette anni quando la sua matrigna gli lanciò dell'acido solforico negli occhi.[1] Il contesto della canzone è strettamente religioso. Il brano di Johnson è l'espressione malinconica della sua anima, mentre lo stile blues fa eco alle profondità della sua colpa e della sua lotta per la salvezza dello spirito.

Nella sua esecuzione del brano in solitaria, Johnson alterna canto e chitarra slide.[2]

Registrazione e pubblicazione

It's Nobody's Fault but Mine fu una delle prime canzoni incise da Johnson per la Columbia Records. La sessione di registrazione si svolse a Dallas, Texas, il 3 dicembre 1927.[1] La Columbia pubblicò il brano come secondo singolo su vinile a 78 giri (all'epoca il formato standard), con Dark Was the Night, Cold Was the Ground come lato B.[3] Negli anni trenta, il singolo fu pubblicato anche dalla Vocalion Records e da altre etichette discografiche. Nel 1957, la canzone fu inclusa nella compilation Blind Willie Johnson – His Story della Folkways Records, con introduzione di Samuel Charters.[4][5] Nel corso degli anni, il brano è stato inserito in numerose altre raccolte di Johnson e di musica blues.

Adattamenti

It's Nobody's Fault but Mine è una delle canzoni di Johnson più reinterpretate. Molti artisti hanno inciso Nobody's Fault but Mine, tra i quali:

Versione dei Led Zeppelin

Nobody's Fault but Mine
ArtistaLed Zeppelin
Autore/iJimmy Page, Robert Plant
GenereBlues rock[13]
Pubblicazione originale
IncisionePresence
Data1976
EtichettaSwan Song
Durata6 min : 15 s

Il gruppo rock britannico Led Zeppelin registrò una versione del pezzo intitolata Nobody's Fault but Mine per il loro settimo album in studio Presence (1976). Adattamento del brano di Blind Willie Johnson, il testo della versione degli Zeppelin è maggiormente incentrato su tematiche profane e la canzone possiede un arrangiamento in stile rock elettrico.[14]

I Led Zeppelin pubblicarono la loro versione indicando nei crediti compositivi il chitarrista Jimmy Page e il cantante Robert Plant, tuttavia, il musicologo Dave Lewis commentò ironicamente: «L'attribuzione a Page/Plant è un po' fuorviante in quanto Blind Willie Johnson potrebbe aver avuto l'impressione di aver scritto i testi nel 1928, cosa che Robert [Plant] sapeva benissimo quando introdusse il brano sul palco a Copenhagen nel 1979».[15]

In un'intervista, Page spiegò che Plant voleva incidere il pezzo di Johnson, così egli ideò un nuovo arrangiamento musicale, mentre Plant mantenne alcune parti del testo originale.[16] Tuttavia, il biografo dei Led Zeppelin George Case affermò che Page fu probabilmente influenzato dalla versione acustica del brano eseguita da John Renbourn nel 1966.[17]

Note

  1. ^ a b (EN) Joslyn Layne, Blind Willie Johnson, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 27 agosto 2011.
  2. ^ Charters, 1993, p. 17
  3. ^ Charters, 1993, p. 3
  4. ^ Forte, 2010, p. 41
  5. ^ Blind Willie Johnson – His Story, Folkways Records FS 3585.
  6. ^ Richie Unterberger, John Renborn: Another Monday – Album Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  7. ^ John Bush, Nina Simone and Piano! – Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  8. ^ Thom Jurek, Ry Cooder: The Prodigal Son – Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  9. ^ Lindsay Planer, Grateful Dead: Birth of the Dead – Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  10. ^ Rick Anderson, Eric Bibb: Booker's Guitar – Album Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  11. ^ Thom Jurek, Bill Frisell: Beautiful Dreamers – Album Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  12. ^ Thom Jurek, Various Artists: God Don't Never Change: The Songs of Blind Willie Johnson – Album Review, su AllMusic. URL consultato il 28 aprile 2019.
  13. ^ Ed Masley, Hot list: Best of Led Zeppelin, in The Arizona Republic, 7 novembre 2008. URL consultato il 4 maggio 2015.
    «Other highlights range from the swaggering blues-rock abandon of "Nobody's Fault But Mine" to the funks moves of "Hots On For Nowhere".»
  14. ^ Shadwick, 2005, pag. 248
  15. ^ Lewis, 2012, eBook
  16. ^ Tolinski, 2012, eBook
  17. ^ Case, 2011, eBook

Bibliografia

  • George Case, Led Zeppelin FAQ: All That's Left to Know About the Greatest Hard Rock Band of All Time, Milwaukee, Wisconsin, Backbeat Books, 2011, ISBN 978-1617130717.
  • Stephen Davis, Il martello degli dei. La saga dei Led Zeppelin, Milano, Arcana editrice, 2004, ISBN 978-8879663694.
  • Ted Gioia, Delta Blues, Norton Paperback 2009, New York City, W. W. Norton, 2008, ISBN 978-0-393-33750-1.
  • Dave Lewis, From a Whisper to a Scream: The Complete Guide to the Music of Led Zeppelin, Londra, Omnibus Press, 2012, ISBN 978-0857127884.
  • Martin Popoff, Led Zeppelin: All the Albums, All the Songs, MBI, 2017, ISBN 978-0760352113.
  • Keith Shadwick, Led Zeppelin: The Story of a Band and Their Music 1968–1980, 1st, San Francisco, Backbeat Books, 2005, ISBN 0-87930-871-0.
  • Steve Sullivan, Encyclopedia of Great Popular Song Recordings, Volume 3, Lanham, Maryland, Rowman & Littlefield, 2017, ISBN 978-1442254497.
  • Brad Tolinski, Light and Shade: Conversations with Jimmy Page, New York City, Crown Publishing Group, 2012, ISBN 978-0307985736.
  • Chris Welch, Led Zeppelin: Dazed and Confused: The Stories Behind Every Song, 2nd, Londra, Omnibus Press, 2005, ISBN 1-56025-818-7.

Collegamenti esterni

  • (EN) Nobody's Fault but Mine, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
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