Umanesimo cristiano

Umanesimo cristiano indica quella particolare corrente umanista, diffusa nel XVI secolo soprattutto in Francia, Fiandre e Germania, che intendeva conciliare i principi base dell'umanesimo con il cristianesimo.

In tal senso questa corrente metteva l'uomo al centro della Chiesa, quindi valorizzava il rapporto personale e individuale con Dio, inoltre favoriva lo studio filologico dei testi sacri, al fine di ricavare la lezione originale di tali testi, non condizionata da traduzioni o da adeguamenti. Anche nei monasteri si videro esempi di umanesimo cristiano. Il maggiore esponente di questa corrente fu Erasmo da Rotterdam: la sua raffinata opera, la sua critica moderata e la sua idea di rinnovamento portarono infatti a una rapida diffusione di questo movimento all'interno della stessa Chiesa, e anche in nazioni fortemente conservatrici dal punto di vista religioso. Tuttavia con il tempo la corrente umanista venne fortemente osteggiata dalle gerarchie ecclesiastiche, soprattutto perché molti umanisti si avvicinarono sempre più alle idee riformatrici estremiste e alcuni di loro, osteggiarono apertamente la visione cattolica del cristianesimo.

Bibliografia

  • TeorEtica, Morcelliana, Brescia 2010.
  • fls.unipi.it, https://web.archive.org/web/20081210133801/http://www.fls.unipi.it/db/persone_scheda.php?id_persona=14 Titolo mancante per url urlarchivio (aiuto). URL consultato il 10 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2008).

Collegamenti esterni

  • (EN) Christian humanism, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
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